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Fumetto CAR-T

Le terapie avanzate raccontate dall’Osservatorio Terapie Avanzate. Si comincia con le CAR-T attraverso un podcast e un fumetto

Dopo aver illustrato i progressi scientifici e le sfide riguardo le terapie CAR-T attraverso i tanti articoli sul portale e con l’ebook “Le terapie CAR-T, dal laboratorio al paziente”, Osservatorio Terapie Avanzate ha voluto raccontare questa rivoluzione biomedica nel campo dei tumori nella maniera più semplice possibile e alla portata di tutti: con un podcast e un fumetto. La voce narrante del podcast accompagna l’ascoltatore lungo il percorso scientifico, iniziato alla fine del ‘800, che ha portato all’ideazione e allo sviluppo delle cellule CAR-T. Il fumetto, in cui i linfociti T vengono rappresentati come guerrieri addestrati, illustra come funziona il nostro sistema immunitario e come questo venga “armato” per combattere leucemie e linfomi. E si spera, in un futuro prossimo, anche tumori solidi.

Emily Whitehead oggi è un’adolescente di 15 anni che va a scuola e fa più o meno le stesse cose di tutti i ragazzi e le ragazze della sua età ma il suo nome è destinato a restare impresso nella storia della medicina perché Emily è stata la prima paziente a ricevere un trattamento a base di cellule CAR-T. Infatti, all’età di 7 anni Emily fu colpita da una forma di leucemia linfoblastica acuta (ALL) particolarmente resistente ai trattamenti e, nell’aprile 2012, quando i medici decisero di sottoporla al trattamento sperimentale, Emily era alla seconda ricaduta della malattia. Le CAR-T erano l’ultimo tentativo di salvarle la vita.

Al di là del fatto che Emily Whitehead sia stata la prima paziente pediatrica a beneficiare di queste innovative terapie, colpisce il fatto che fosse solo una bambina che con la leucemia, gli ospedali e i trattamenti sperimentali non avrebbe mai dovuto avere a che fare. Quello di Emily è stato - fortunatamente - un finale felice poiché le terapie a base di CAR-T hanno sconfitto la sua malattia restituendola alla sua famiglia e alla sua vita. Tuttavia, la battaglia è stata durissima: Emily ha sperimentato la sindrome da rilascio delle citochine, uno degli eventi avversi più gravi associati al trattamento ma i medici del Children's Hospital di Philadelphia, sono riusciti a bloccare questa tempesta citochinica e dopo poche settimane le analisi sul midollo della piccola paziente rivelarono che la malattia era sparita.

Oggi tre diverse terapie a base di cellule CAR-T sono state approvate contro alcune forme di leucemia e di linfoma sia negli Stati Uniti che in Europa (vedi la tabella le terapie avanzate approvate in Europa e in Italia) e sono allo studio anche contro i tumori solidi ma è la loro stessa natura a renderle speciali. La storia di quei linfociti T che, come la fenice, risorgono dalle loro ceneri e vincono il cancro è quella che tutti vogliamo sentire e speriamo di poter sempre raccontare.

Nel podcast - che è possibile ascoltare a questo link - Enrico Orzes e Francesca Ceradini accompagnano l’ascoltatore lungo il percorso scientifico, iniziato alla fine del ‘800, che ha portato all’ideazione e allo sviluppo delle cellule CAR-T. Terapie che stanno dimostrando importanti risultati ma che hanno anche punti deboli, come la complessità di produzione, un elevato costo e la necessità di una riorganizzazione del sistema salute.

Il fumetto, realizzato da Maria Orzes, Enrico Orzes e Rachele Mazzaracca e scaricabile QUI, parte dal presupposto che le CAR-T sono terapie rivolte anche a pazienti pediatrici e utilizza quindi un linguaggio più “giovane” per far loro comprendere cosa siano le terapie avanzate che potrebbero guarirli. I linfociti T del sistema immunitario, apparentemente sconfitti, vengono “potenziati” e si trasformano in supereroi con la corazza pronti ad attaccare le “cellule cattive”. Come nei cartoni animati, questi “Power Rangers” della medicina moderna trionfano sui malvagi in un lieto fine.

 

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