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Terapia genica per la SMA

Evidenze cliniche confermano l’efficacia e la sicurezza di Zolgensma (onasemnogene abeparvovec) nel trattamento dei bambini affetti da SMA

I risultati degli studi clinici evidenziano l’importanza dello screening neonatale per l’atrofia muscolare spinale (SMA): i bambini trattati precocemente con onasemnogene abeparvovec - la terapia genica nota con il nome commerciale Zolgensma - hanno raggiunto traguardi motori appropriati all’età, rientranti nei parametri di normale sviluppo definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Inoltre, i dati di follow-up a lungo termine hanno dimostrato un beneficio clinico prolungato anche negli anni successivi alla somministrazione. I risultati, presentati durante la conferenza virtuale 2021 della Muscular Dystrophy Association, confermano anche un profilo di sicurezza favorevole per quel che riguarda il trattamento pre-sintomatico.

A inizio marzo, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha concesso l’approvazione e la rimborsabilità a carico del Sistema Sanitario Nazionale per onasemnogene abeparvovec: nel nostro Paese può essere somministrata ai pazienti affetti da SMA di tipo 1 fino a 13,5 kg e pazienti pre-sintomatici con 2 copie del gene SMN2 che rispettino i criteri di inclusione. I nuovi dati sottolineano come la diagnosi e il trattamento precoce della SMA siano fondamentali per ottenere buoni risultati, tra cui la capacità di stare seduti o in piedi, e quella di camminare, di alimentarsi esclusivamente per bocca e di non aver bisogno del supporto ventilatorio.

Come per tutte le terapie per la SMA, anche onasemnogene abeparvovec aumenta la sua efficacia quanto prima avviene la somministrazione: da ciò deriva l’importanza dello screening neonatale per la SMA a livello nazionale, dato che permette l’identificazione della malattia fin dai primi giorni di vita e l’intervento terapeutico prima che compaiano sintomi gravi e irreversibili.

LO STUDIO CLINICO SPR1NT

SPR1NT è uno studio di Fase III, multicentrico, in aperto, a singolo braccio, disegnato per valutare la sicurezza e l’efficacia di una singola infusione endovenosa di onasemnogene abeparvovec nei neonati pre-sintomatici fino a 6 settimane di età con diagnosi genetica di SMA e due o tre copie di SMN2. La sperimentazione, condotta in 29 centri clinici nel mondo (tra cui il l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e il Policlinico Universitario Agostino Gemelli, entrambi a Roma), è ancora in corso e, stando ai dati di giugno 2020, tutti i pazienti delle coorti con due e tre copie del gene SMN2 erano vivi e senza il bisogno di ricorrere a supporto ventilatorio. Tutti i pazienti venivano nutriti per via orale e non necessitavano di alcun tipo di supporto per l’alimentazione. Questo è un ottimo risultato dato che, secondo la storia naturale della malattia, il 60% dei pazienti con due copie del gene SMN2 richiede un supporto per l’alimentazione entro i 15 mesi di età. Durante lo studio clinico SPR1NT non sono stati segnalati eventi avversi gravi correlati al trattamento.

STUDI DI FOLLOW-UP A LUNGO TERMINE

I dati relativi a due studi di follow-up a lungo termine hanno dimostrato che i bambini trattati con onasemnogene abeparvovec continuano ad avere un beneficio prolungato della terapia genica anche negli anni successivi alla somministrazione, senza alcuna evidenza di segnali di sicurezza, nuovi o ritardati. Anche a distanza di anni dal trattamento, onasemnogene abeparvovec ha permesso di raggiungere nuovi traguardi, inclusa la capacità di rimanere seduti, con una durabilità prolungata nei bambini ora fino a sei anni di età e oltre cinque anni dopo il trattamento.

Dopo la conclusione dello studio START, di Fase I, 10 dei 12 pazienti della coorte 2 (dose terapeutica) si sono arruolati volontariamente in uno studio osservazionale di follow-up a lungo termine (LT-001), che è tuttora in corso. Come già anticipato sopra, i dati di giugno 2020 mostrano che tutti i pazienti erano vivi e senza necessità di ventilazione permanente. Inoltre, i pazienti degli studi di Fase III con somministrazione endovenosa della terapia – sia quelli completati, sia quelli ancora in corso (STR1VE-US, STR1VE-EU, STR1VE-AP, SPR1NT) – e dello studio di Fase I STRONG, momentaneamente sospeso, con somministrazione intratecale della terapia, sono in arruolamento in uno studio di estensione (LT-002).

IL REGISTRO RESTORE

Il registro RESTORE è uno studio osservazionale, prospettico, multicentrico, internazionale condotto su pazienti con diagnosi di SMA, inclusi i pazienti afferenti ai programmi di accesso gestito per onasemnogene abeparvovec e provenienti dai siti clinici partner con un follow-up pianificato di 15 anni. Il registro RESTORE fornisce dati “real-world” atti a migliorare la comprensione dei pazienti con SMA assistiti nella vita quotidiana. Al 7 dicembre 2020 erano stati arruolati 70 pazienti, che avevano ricevuto onasemnogene abeparvovec quando avevano 6 mesi di età o più tardi. Di questi, 45 (64%) avevano la SMA di tipo 1. Stando ai dati raccolti, l’età media alla diagnosi è di 0,8 mesi per i pazienti identificati mediante screening neonatale/prenatale mentre si sale a 3,5 mesi per quelli identificati con diagnosi clinica. Inoltre, rispetto all’età media al primo trattamento, questa è di 1,7 mesi per i pazienti con screening neonatale/prenatale rispetto a 4,4 mesi per quelli con diagnosi clinica. Infine, i bambini identificati tramite screening hanno una probabilità significativamente inferiore (29%) di dover ricorrere a più di una terapia modificante la SMA, rispetto a quelli a cui la malattia era stata diagnosticata clinicamente (71%).

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