La prima videogioco-terapia approvato nel mondo potrebbe aiutare gli adulti che soffrono di “brain fog” (la cosiddetta nebbia mentale) da COVID-19
L’estate scorsa EndeavorRx è stato protagonista di un momento storico nella storia della digital health: si tratta infatti del primo videogioco-terapia approvato nel mondo e la prima terapia digitale per la sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) per bambini dagli 8 ai 12 anni. L’azienda produttrice, Akili Interactive, ha recentemente deciso di testare se il software potrebbe essere d’aiuto anche per gli adulti che soffrono di “annebbiamento”, una sorta di confusione e lentezza cognitiva, causato dall’infezione da SARS-CoV-2. Attualmente, infatti, non ci sono trattamenti approvati per le disfunzioni cognitive causate dalla COVID-19.
“BRAIN FOG”: L’ANNEBBIAMENTO POST COVID-19
Negli ultimi mesi si stanno accumulando dati sui sintomi neurologici e cognitivi che possono persistere a lungo termine in alcuni pazienti colpiti da COVID-19, anche dopo essere stati dichiarati guariti. Le stime vanno da 1 su 10 fino a 1 su 3 pazienti colpiti dalla sindrome post-COVID (anche chiamata Long COVID), una sindrome ancora non ben identificata che causa un ventaglio di sintomi debilitanti, tra cui proprio quelli neurologici e cognitivi. Tra questi, la cosiddetta “COVID brain fog” si riferisce a problemi di “nebbia cognitiva” che sperimentano le persone che sono state colpite dal virus. I sintomi più frequenti sono relativi ad una certa lentezza cognitiva con problemi di concentrazione, difficoltà nel recepire le informazioni ed essere multitasking, fino alla perdita di memoria e disorientamento. Gli studi sul tema sono in corso e per ora non ci sono linee guida o raccomandazioni ufficiali per la riabilitazione cognitiva di questi pazienti.
EndeavorRx (AKL-T01)
La terapia digitale EndeavorRx (AKL-T01) – costruita su una tecnologia chiamata Selective Stimulus Management Engine (SSME™) - è stata appositamente progettata per la gestione e il miglioramento dei disturbi cognitivi ed è stata approvata per il trattamento dell’ADHD. È stata autorizzata a giugno 2020 dalla Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti per i bambini da 8 a 12 anni e ha ricevuto la certificazione del marchio Conformité Européenne (CE) in Europa per l'uso pediatrico. L’obiettivo del videogioco è quello di fornire stimoli sensoriali specifici e sfide motorie simultanee in grado di coinvolgere i sistemi neurali deputati all’attenzione, migliorandone il controllo. Oltre al suo uso specifico per l’ADHD, questa terapia digitale è stata studiata in diverse sperimentazioni cliniche anche come potenziale trattamento per i deterioramenti cognitivi associati a una serie di diverse malattie, e ora l’intenzione è di valutarla per il trattamento dei pazienti affetti da annebbiamento post-COVID o COVID brain fog.
AKL-T01 PER LA BRAIN FOG: GLI STUDI CLINICI
Ad inizio aprile è stata annunciata la collaborazione dell’azienda Akili Interactive con il Weill Cornell Medicine, NewYork-Presbyterian Hospital (insieme hanno già contribuito alla pubblicazione di uno studio, pubblicato a febbraio sulla rivista scientifica Neuropsychopharmacology, sulla COVID brain fog) e il Vanderbilt University Medical Center per lo svolgimento di due studi clinici che valuteranno la terapia digitale per la gestione di alcuni effetti a lungo termine dell’infezione da SARS-CoV-2. L’azienda lavorerà con i team di ricerca di ciascuna istituzione per condurre due diversi trial randomizzati e controllati per valutare la capacità di AKL-T01 di migliorare il funzionamento cognitivo nelle persone che hanno avuto la COVID-19 e che hanno mostrato un deficit cognitivo.
Il primo è uno studio randomizzato e controllato di Fase II – condotto grazie alla collaborazione di Akili con il Weill Cornell Medicine, NewYork-Presbyterian Hospital – che valuterà AKL-T01 in circa 125 persone, di età compresa tra 18 e 89 anni, che sono state infettate dal SARS-CoV-2 e che hanno mostrato un deficit cognitivo. Lo studio si svolgerà per 10 settimane: 6 settimane di trattamento e 4 settimane di follow-up. Metà dei partecipanti allo studio riceverà il trattamento digitale e metà servirà come gruppo di controllo. Lo studio sarà condotto a distanza, ovvero nelle case dei pazienti, e i pazienti nel gruppo di controllo avranno la possibilità di ricevere la terapia digitale una volta conclusa la sperimentazione.
Nel secondo trial - che vede la collaborazione di Akili con il Vanderbilt University Medical Center - anche questo randomizzato e controllato, AKL-T01 verrà valutata in circa altre 100 persone di età pari o superiore a 18 anni che hanno superato l’infezione e che hanno mostrato un deficit cognitivo. Il reclutamento sarà effettuato attingendo alle persone che hanno completato lo studio sulla trasmissione domestica della SARS-CoV-2 (SARS-CoV-2 Household Transmission Study), condotto sempre dal Vanderbilt University Medical Center e finanziato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi. Metà dei partecipanti riceverà il trattamento digitale per 4 settimane e l’altra metà servirà da gruppo di controllo.
Il potenziale impatto dei danni a lungo termine della COVID-19 è notevole e ancora poco approfondito. Le sperimentazioni cliniche con tecnologie all’avanguardia e il ricorso alle terapie digitali, assieme a tutti gli altri studi in corso, possono portare ad una maggiore conoscenza e consapevolezza del problema, fornendo sempre più strumenti per la gestione di questo virus.