Osservatorio Terapie Avanzate - Video

La comunicazione sull’innovativa tecnologia di manipolazione del DNA è oggetto di una tesi di Master. Un video raccoglie i punti di vista di Anna Cereseto, Anna Meldolesi e Francesca Ceradini  

Terapie per malattie genetiche, diagnosi di malattie infettive, fino alla rilevazione e battaglia a SARS-CoV-2. CRISPR sta prendendo sempre più spazio nella ricerca biomedica ed è ormai sotto i riflettori da qualche anno, come evidenziato dal Premio Nobel per la Chimica 2020  a Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna. Le innovazioni targate CRISPR toccano temi delicati dal punto di vista scientifico, etico e legale (e non solo) e, proprio per questo, necessitano di una comunicazione accurata. Nicole Stefanucci, per la sua tesi finale del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della SISSA di Trieste, ha analizzato questo aspetto. Il risultato finale è un video tutto al femminile, con le interviste ad Anna Cereseto, Anna Meldolesi e Francesca Ceradini

Obiettivo della tesi: capire meglio come l’editing genomico - tecnologia che sta rivoluzionando il modo di manipolare il DNA e che ha un forte impatto sulla ricerca biomedica di base e applicata -  sia stato comunicato in passato e quale sia il modo più opportuno di procedere d’ora in avanti. Dall’analisi fatta da Nicole Stefanucci, ormai ex-studentessa del Master in Comunicazione della Scienza “Franco Prattico” della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, emerge che non sempre la narrazione al grande pubblico sia stata sufficiente e adeguata. Il rischio principale risiede nell’eccesso di entusiasmo nel racconto delle novità scientifiche che sono ancora in una fase di ricerca di base o di sperimentazione, l’ormai noto sensazionalismo mediatico, con conseguente possibile illusione di pazienti e cittadini. Viene sottolineata la responsabilità di chi comunica e di come lo comunica, aspetti basilari nello studio della comunicazione della scienza e del rapporto tra scienza e società.

Il lavoro di ricerca della tesi, discussa lo scorso febbraio con il titolo “Editing genetico tra racconto e realtà”, ha portato alla creazione di un video in cui si parla di ricerca e comunicazione sul fronte editing genomico e CRISPR. Il video è stato realizzato con le interviste fatte ad Anna Cereseto - Direttore del laboratorio di virologia molecolare del Dipartimento di Biologia Cellulare, Computazionale e Integrata (CIBIO) dell’ Università di Trento, e da anni impegnata nella ricerca su CRISPR (di recente ne abbiamo parlato QUI), Anna Meldolesi, nota divulgatrice nel campo dell’editing genomico e autrice del blog CRISPeR MANIA e Francesca Ceradini, Direttore scientifico di Osservatorio Terapie Avanzate (OTA). 

La ricerca nel campo dell’editing genomico ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, e si sta velocemente passando dalle scoperte in laboratorio alla sperimentazione sull’uomo per diverse patologie, tra cui tumori e malattie genetiche. “Si parla orma di circa 3mila sperimentazioni cliniche in corso nel mondo, quindi una realtà nel mondo medico-scientifico”, commenta Anna Cereseto. “C’è quindi una grande aspettativa nella possibilità di utilizzare questo tipo di terapia per la cura di diverse malattie”. Quando si è di fronte a importanti innovazioni in campo biomedico “il sensazionalismo è il lato oscuro della comunicazione scientifica”, dichiara Francesca Ceradini. “Bisogna essere consapevoli dell’impatto che possa avere sul grande pubblico, soprattutto sui pazienti e le famiglie che convivono con patologie molto gravi. Chi fa informazione scientifica ha una grande responsabilità”. L’editing genomico è sicuramente un argomento molto complesso, sia dal punto di vista scientifico che dal punto di vista bioetico e regolatorio. Una corretta ed efficace comunicazione in questo ambito non è quindi alla portata di tutti.  “La tematica è ostica e densa di tecnicismi, però offre anche molte possibilità di narrazioni”, spiega Anna Meldolesi, nota anche per aver scritto il libro sull’editing genomico dal titolo ‘E l’uomo creò l’uomo’. “Per cui riuscire a mixare bene queste due componenti, credo che sia il trucco per riuscire a fare bene divulgazione”.

In questo contesto, si inseriscono perfettamente gli obiettivi di Osservatorio Terapie Avanzate: la diffusione di informazioni corrette, accurate e aggiornate sulle terapie avanzate, che possano essere anche alla portata del grande pubblico. Proprio lo scorso febbraio, OTA ha compiuto 2 anni e in questo biennio è diventato il più autorevole punto di riferimento di comunicazione dedicato al tema in Italia. Ad oggi il portale conta circa 7.500 visite giornaliere, il che conferma l’interesse del pubblico verso queste tematiche tanto complesse quanto attraenti. Inoltre, OTA può vantare di un Comitato Scientifico di eccellenza, come dimostrato anche dalla scelta delle esperte intervistate per la tesi di Nicole Stefanucci. 

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