È la sesta terapia a base di cellule CAR-T ad essere autorizzata in Europa ed è destinata ai pazienti adulti affetti forme recidivanti o refrattarie di mieloma multiplo
Nel decimo anniversario della somministrazione di una terapia sperimentale a base di CAR-T a Emily Whitehead, la bambina di 7 anni affetta da leucemia che fu trattata al Children’s Hospital di Philadelphia, una nuova terapia a base di cellule CAR-T si aggiunge a quelle già disponibili per i pazienti in Europa. Si tratta di ciltacabtagene autoleucel (o, più semplicemente, cilta-cel) che l’azienda farmaceutica Janssen ha sviluppato in collaborazione con Legend Biotech per il trattamento delle forme recidivanti o refrattarie di mieloma multiplo. Lo scorso 26 maggio, cilta-cel ha ricevuto l’autorizzazione condizionale all’immissione in commercio da parte della Commissione Europea (CE) ed è pronta a entrare sul mercato col nome commerciale di Carvykyi®.
Nel 2012 le CAR-T erano ancora in fase di sperimentazione ma oggi, con il semaforo verde per ciltacabtagene autoleucel, sono ben 6 quelle in commercio in Europa (potete scaricare la tabella delle terapie avanzate approvate qui) . Nel 2022, sono state 2 le CAR-T ad avere ricevuto l’Autorizzazione In Commercio (AIC), l’ultima prima di cilta-cel era stata liso-cel lo scorso aprile. Un ritmo di nuove terapie avanzate che arrivano sul mercato che rispecchia le previsioni riportate dal Rapporto AIFA 2022 “Horizon Scanning: scenario dei medicinali in arrivo”.
IL MIELOMA MULTIPLO
Secondo le ultime stime, il mieloma multiplo ha un’incidenza di 9,5 casi/100.000 per anno nell’uomo e di 8,1 casi/100.000 per anno nella donna. Complessivamente i numeri del mieloma multiplo tratteggiano una malattia stabile per incidenza (la mortalità è addirittura in lieve calo) ma la caratteristica principale di questa neoplasia è la sua estrema resistenza alle terapie, le quali comprendono farmaci immunomodulatori, inibitori del proteasoma e un anticorpo monoclonale contro l’antigene CD38, presente sulla superficie delle plasmacellule.
LA TERAPIA
Cilta-cel è una terapia a base di linfociti T ingegnerizzati in modo tale da esprimere l’antigene di sintesi CAR, e si contraddistingue per la presenza di due domini antigenici capaci di riconoscere l’antigene di maturazione dei linfociti B (BCMA) espresso sulla superficie delle cellule tumorali. È sufficiente il prelievo - tramite leucaferesi - dei linfociti T del paziente per dare avvio alla sequenza di preparazione delle CAR-T: mentre le cellule crescono e si moltiplicano nei bioreattori i pazienti in attesa vengono sottoposti a una terapia di condizionamento che punta a stabilizzare la malattia ed evitarne la progressione. Fortunatamente, oggi i tempi di produzione delle CAR-T si sono ristretti e nel giro di circa due settimane esse sono pronte per esser infuse nell’organismo del malato. Una sola infusione di questo trattamento personalizzato rappresenta una speranza per quanti non hanno alternative terapeutiche al progredire della loro patologia.
I DATI DEGLI STUDI CLINICI
Presentati al 62° Congresso dell’American Society of Haematology (ASH), i risultati dello studio clinico di Fase Ib/II CARTITUDE-1 - progettato per valutare valutazione l’efficacia e la sicurezza di cilta-cel - hanno messo in rilievo un tasso di risposta globale (ORR) del 98% e un tasso di risposta completa (CR) pari all’83%, con un follow-up mediano a lungo termine di circa 2 anni. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) e la sopravvivenza globale mediana (OS) non sono state raggiunte, suggerendo che più del 50% dei pazienti sono liberi da progressione di malattia a distanza di più di due anni dall’infusione (i tassi a due anni di PFS e OS sono pari rispettivamente al 61% e al 74%). Inoltre, i dati ottenuti hanno evidenziato un profilo di sicurezza in linea con quello delle altre terapie a base di cellule CAR-T e nessun nuovo evento avverso è stato osservato con un follow-up più lungo.
L’ITER DI AUTORIZZAZIONE
Sulla base di questi numeri, pubblicati ad aprile 2021 sulla rivista The Lancet, lo scorso anno era stata depositata presso l’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) una richiesta di autorizzazione all’immissione in commercio da parte dell’azienda per cilta-cel. La recentissima decisione della Commissione Europea conferma il parere positivo espresso a marzo dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’EMA sulla commercializzazione di cilta-cel per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato o refrattario precedentemente esposti ad un inibitore del proteasoma, ad un agente immunomodulatore o ad un anticorpo anti-CD38 e in cui si sia riscontrata una progressione della malattia durante l’ultima terapia.
Negli Stati Uniti, cilta-cel è stata approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) lo scorso febbraio.