Partire dalle staminali pluripotenti indotte per produrre cellule epiteliali della retina da trapiantare con un supporto tridimensionale biodegradabile. È questa l’idea sperimentata in modelli animali
Gli studi del prof. De Luca e della dott.ssa Pellegrini sui trapianti cornea hanno dimostrato chiaramente due cose: che l’occhio è un organo ideale per le ricerche nelle quali si impiegano cellule staminali e che la terapia cellulare – che in Italia ha tagliato insperati traguardi proprio grazie a De Luca e Pellegrini e al progetto Holoclar – è sicura ed efficace ma, soprattutto, sta attraversando un formidabile momento di espansione.
I risultati incoraggianti arrivano da due nuovi studi pubblicati su Nature Medicine. Uno dei due lavori porta la firma di Sammy Basso, l’ormai celebre paziente italiano
È presto per parlare di una cura per la progeria, però il percorso è ad una svolta importante. E all’incrocio ad indicare la direzione c’è CRISPR-Cas9, la tecnologia alla quale abbiamo dato la familiare immagine delle “forbici” molecolari e che abbiamo imparato a conoscere grazie alle molteplici potenzialità riportate in pochi anni contro le patologie genetiche.
Anche quest’anno torna l’UniStem Day, un evento che è arrivato alla sua undicesima edizione. Si tratta del più grande evento di divulgazione, a livello internazionale, dedicato al tema della ricerca sulle cellule staminali e rivolto agli studenti delle scuole superiori.
Un incontro tra il mondo della ricerca e il mondo della scuola per fare il punto della situazione sulle prospettive attuali e future, per discutere degli aspetti etici e della comunicazione su un tema tanto attuale quanto controverso.
Rivoluzionaria nell’ambito dell’editing genomico, ma non solo: CRISPR va incontro all’epidemiologia e identifica gli acidi nucleici di virus e batteri patogeni
La tecnica di “taglia e cuci” del DNA è diventata famosa per la possibilità di correggere mutazioni responsabili di alcune patologie e per gli studi sulla creazione di “super” organismi, come ad esempio polli immuni all’influenza aviaria o nuove varietà di pomodori con alcune caratteristiche migliorate. Ma le sue capacità non si limitano a questo. CRISPR, infatti, permetterebbe di diagnosticare infezioni in modo più semplice, rapido ed economico rispetto agli altri metodi diagnostici e i ricercatori vorrebbero migliorare la tecnica in modo da renderla più veloce nell’identificare agenti patogeni, specialmente durante le epidemie.
a cura di Anna Meldolesi
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