L'mRNA è stato il protagonista indiscusso degli ultimi due anni, grazie all'ideazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2, e lo sviluppo di nuovi farmaci a base di questa molecola è ora in piena espansione. La biotech Moderna Therapeutics, diventata famosa durante la pandemia da COVID-19, sta lavorando per applicare la tecnologia dell’mRNA anche alle malattie rare. Durante il Convegno sulle Terapie Avanzate, che si è tenuto a Londra lo scorso marzo, l’azienda ha presentato alcuni dati su mRNA-3927: un’innovativa terapia ideata per trattare l'acidemia propionica, una grave malattia metabolica rara. I primi risultati di uno studio clinico di Fase I/II mostrano importanti benefici clinici ai pazienti, riducendo gli eventi di decompensazione metabolica.
“Cos’è un pancreas, comunque? Non so nemmeno a cosa serva, oltre a darti il cancro”. Questa frase, pronunciata dal personaggio di Tommy Lee Jones nel film “Space Cowboys”, riassume molto bene da un lato la scarsa consapevolezza delle funzioni fisiologiche di un organo vitale, dall’altro la chiarezza con cui una diagnosi di tumore pancreatico si associa a scarse prospettive di sopravvivenza a lungo termine. Infatti, le attuali opzioni curative sono assai limitate ma un’interessante review apparsa a febbraio sulla rivista Human Gene Therapy descrive diversi filoni di ricerca nel campo delle terapie avanzate che da qui ai prossimi anni potrebbero (auspicabilmente) cambiare la situazione.
È la malattia neurologica a carattere ereditario più frequente al mondo e si presenta in modo alquanto variabile, rendendo difficoltoso il lavoro del neurologo che deve riconoscerla e diagnosticarla. Si tratta della malattia di Charcot-Marie-Tooth (CMT), la cui prima descrizione è stata riportata nell’Ottocento da un insigne trio di medici (su tutti il prof. Jean-Martin Charcot, padre della moderna neurologia) e che, si stima, colpisca oltre 3 milioni di persone nel mondo (l’incidenza è di una persona affetta ogni 2500 nuovi nati). Purtroppo, ad oggi non esiste una terapia risolutiva ma sono in corso diversi studi preclinici basati su differenti strategie di terapia genica che potrebbero cambiare le cose.
Anche quest’anno è stato pubblicato sul portale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) il documento “Horizon Scanning: scenario dei medicinali in arrivo”, che riporta una panoramica sui medicinali che hanno ottenuto un parere positivo dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) nell’anno precedente e su quelli che potrebbero riceverlo nell’anno in corso. A questo vanno aggiunte le valutazioni sulle nuove indicazioni terapeutiche di farmaci già approvati. Se nel 2022 sono stati autorizzati 89 nuovi farmaci, per il 2023 sono previsti 92 pareri da parte dell’EMA, con una prevalenza di farmaci antineoplastici. La lista delle terapie avanzate è invece decisamente corta: ne appare soltanto una e con qualche cambiamento in corsa.
a cura di Anna Meldolesi
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